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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2013, n. 24801. In tema di responsabilità medica (nello specifico intervento di cataratta)

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  5 novembre 2013, n. 24801 Svolgimento del processo M..B. , in proprio e quale tutrice della madre P.T. , convenne, davanti al tribunale di Torino, F.I. e l’Azienda U.S.L. X di Torino chiedendone la condanna al risarcimento dei danni fisici, morali e patrimoniali subiti dalla stessa attrice a...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 ottobre 2013, n. 22974. La rendita per malattia professionale richiede che la malattia sia contratta nell’esercizio o a causa della lavorazione svolta, sicché il riconoscimento del diritto alla rendita implica uno stretto nesso tra patologia ed attività lavorativa, che in casi di fattori plurimi deve costituire “la condizione sine qua non della malattia

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 9 ottobre 2013, n. 22974 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Roma con sentenza n. 1926 del 2007, in riforma della decisione di primo grado del Tribunale di Rieti, ha condannato l’INAIL al pagamento a favore di GI.FU. della somma corrispondente all’indennità giornaliera ex art. 6...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 novembre 2013 n. 24775. Il diritto della persona handicappata di non essere trasferita senza il suo consenso ad altra sede, mentre non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda, non è invece attuabile ove sia accertata la incompatibilità della permanenza del lavoratore nella sede di lavoro.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 novembre 2013 n. 24775[1]   Nella specie, avendo il giudice d’appello accertato – con valutazioni di merito non sindacabili in questa sede – che non poteva protrarsi la permanenza della odierna ricorrente nella sede di lavoro, in ragione delle tensioni e dei contrasti creatisi...

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Corte di cassazione, sezione I, sentenza 25 luglio 2013, n. 18085. Ai sensi della L. n. 890 del 1982, art.7, comma 2 va ritenuta la ritualità della notifica ove l’agente postale abbia consegnato il plico a persona di famiglia, nella specie, coniuge separato, ove risulti la presenza consuetudinaria e non occasionale della stessa, da accertarsi dal Giudice del merito, nell’ambito della valutazione allo stesso spettante

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 25 luglio 2013, n. 18085 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente – Dott. CECCHERINI Aldo – Consigliere – Dott. BERNABAI Renato – Consigliere – Dott. DI VIRGILIO Rosa...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 novembre 2013 n. 24674. È annullabile il contratto concluso dal rappresentante con se stesso se la procura, che pure l’autorizza a un simile contratto, non contiene una determinazione degli elementi negoziali sufficiente a tutelare il rappresentato

Il testo integrale[1]   Secondo la Suprema corte, infatti, in tema di annullabilità del contratto concluso dal rappresentante con se stesso l’autorizzazione data dal rappresentato al rappresentante a concludere il contratto con se stesso in tanto può considerarsi idonea ad escludere la possibilità di un conflitto di interessi e quindi l’annullabilità del contratto, in quanto...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 novembre 2013 n. 24683. È legittimo il divieto imposto al padre separato di portare i figli minori, cresciuti in base ai dettami cattolici, alle celebrazioni della nuova fede abbracciata, quella dei Testimoni di Geova

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 novembre 2013 n. 24683[1]   La S.C. ha condiviso la sentenza di secondo grado, che lungi dal negare e comprimere il diritto di professare la propria fede religiosa, come richiesto dal ricorrente, ha piuttosto adottato le prescrizioni più idonee per assicurare la corretta formazione...