Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 25310 dell’11 novembre 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO I.- La sentenza attualmente impugnata respinge l’appello della S. s.p.a. avverso la sentenza di prime cure del Tribunale di Pescara, dichiarativa della inefficacia del licenziamento intimato dalla suindicata società al dipendente M.S., per violazione della disciplina dei licenziamenti collettivi, consistente...
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 novembre 2013, n. 25340. In merito alla risoluzione di un atto di donazione soggetto ad un modus di destinazione dell’immobile donato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 11 novembre 2013, n. 25340 Fatto e diritto Ritenuto che C..S. ved. V. , V.C. e A..V. , eredi dei donanti A..C. , V.P. e A..V. , convennero in giudizio, con atto del 4 dicembre 2000, il Comune di Alessandria, chiedendo che venisse dichiarata, per inadempimento del convenuto,...
Corte di cassazione, sezione I, sentenza 12novembre 2013 n. 25371. Il protesto deve essere elevato nei confronti di chi abbia emesso il titolo secondo quello che risulta dalla firma di emittenza o di traenza
Il testo integrale Corte di cassazione, sezione I, sentenza 12novembre 2013 n. 25371[1] Il protesto deve essere elevato nei confronti di chi abbia emesso il titolo secondo quello che risulta dalla firma di emittenza o di traenza. Ove si ravvisino esplicitamente nel titolo indici univocamente attestanti l’esistenza di un rapporto di rappresentanza, il protesto...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 novembre 2013, n. 25294. La notificazione della sentenza, ai fini del decorso del termine breve d’impugnazione, nei confronti della parte costituita, deve essere effettuata al procuratore, nel domicilio – reale od eletto – del medesimo, restando irrilevante l’indicazione dell’elezione di domicilio fatta dalla parte stessa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 novembre 2013, n. 25294 Svolgimento del processo 1 – Con sentenza depositata in data 1 luglio 2005 il Tribunale di Padova, avendo già pronunciato la separazione personale dei coniugi P.G. e H.R. , affidava i figli minori alla madre, residente in … e disciplinava l’esercizio del diritto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 ottobre 2013, n. 24335. In caso di non giustificato recesso ante tempus del datore di lavoro dal rapporto a tempo determinato, il risarcimento del danno dovuto al lavoratore va commisurato all’entita’ dei compensi retributivi che lo stesso avrebbe maturato dalla data del recesso sino alla prevista scadenza del contratto
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 ottobre 2013, n. 24335 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 ottobre 2013, n. 24515. In tema di richiesta di eliminazione o riduzione dell’assegno a titolo di contributo al mantenimento delle figlie maggiorenni e di revoca dell’assegnazione della casa coniugale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Ordinanza 30 ottobre 2013, n. 24515 Integrale FAMIGLIA MATERNITA’ ED INFANZIA – DIVORZIO – ASSEGNO REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DOGLIOTTI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 novembre 2013 n. 25213. Dichiarato lo stato di adottabilità per la bimba piemontese nata da due genitori di età avanzata. La decisione, però, non riguarda in alcun modo l’età anagrafica dei genitori, ma lo stato di «abbandono» in cui, secondo i giudici, si sarebbe trovata la piccola
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 novembre 2013 n. 25213[1] L’età dei genitori, da cui la bimba nacque a seguito di un intervento di fecondazione assistita, non riveste rilevanza alcuna ai fini della valutazione di mancanza di assistenza, presupposto dell’abbandono e della conseguente pronuncia di adottabilità. Nel caso in esame,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 novembre 2013, n. 24744. Nel caso in cui l’evento di danno sia da ascrivere esclusivamente alla condotta del danneggiato, la quale abbia interrotto il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, si verifica un’ipotesi di caso fortuito che libera il custode dalla responsabilità di cui all’art. 2051 c.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 5 novembre 2013, n. 24744 In fatto e in diritto Nella causa indicata in premessa, é stata depositata la seguente relazione: “1 – La sentenza impugnata, depositata l’8 novembre 2010, ha respinto l’appello principale del P. , osservando, per un verso, che la presenza di radici di un...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 novembre 2013, n. 24881. L’incapacità naturale del disponente che – ai sensi dell’art. 591 c.c. – determina l’invalidità del testamento non si identifica in una generica alterazione del normale processo di formazione ed estrinsecazione della volontà ma richiede che, a causa dell’infermità, il soggetto, al momento della redazione del testamento, sia assolutamente privo della coscienza del significato dei propri atti e della capacità di autodeterminarsi, così da versare in condizioni analoghe a quelle che, con il concorso dell’abitualità, legittimano la pronuncia di interdizione, sottolineandosi che, ai fini del relativo giudizio il giudice di merito non può (come ulteriormente rilevato esattamente dalla Corte territoriale), in particolare, ignorare il contenuto dell’atto di ultima volontà e gli elementi di valutazione da esso desumibili, in relazione alla serietà, normalità e coerenza dalle disposizioni nonché ai sentimenti ed ai fini che risultano averle ispirate
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 6 novembre 2013, n. 24881 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 12 gennaio 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione notificato il 29.09.2001 T.A. e To.An. convenivano innanzi il Tribunale di Venezia i fratelli...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 novembre 2013, n. 24989. Legittimo il licenziamento dell’insegnante per aver affermato, parlando con alcuni genitori, che l’Istituto presso il quale lavorava era notevolmente inadeguato e che le insegnanti erano didatticamente impreparate sotto ogni profilo, suggerendo anche di iscrivere gli alunni altrove. Tali comportamenti sono stati qualificati come integranti una violazione dei doveri fondamentali ed elementari di fedeltà e correttezza che gravano su un lavoratore in quanto in alcun modo possono essere ricondotti a una legittima critica anche dell’operato del datore di lavoro per la loro offensività e per i termini utilizzati.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 6 novembre 2013, n. 24989 Svolgimento del processo OM., insegnante di scuola materna, veniva licenziata previa contestazione di addebito del 6.3.2004, il 20.4.2004 dal Commissario Straordinario dell’I.P.A.B. Istituto educativo “M. Trotta” di San Severo (Foggia) per una serie di critiche mosse alla conduzione e gestione del detto Istituto...