Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 aprile 2015, n. 17690 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Appello di Brescia ha riformato unicamente sul punto concernente il beneficio della non menzione della condanna, che ha concesso, la pronuncia emessa nei confronti di S.M. dal Tribunale di Brescia,...
Categoria: Codice della strada
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 aprile 2015, n. 14169. L’inapplicabilità della confisca del veicolo in quanto appartenente a persona estranea al reato obbliga il giudice ad irrogare la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida in misura raddoppiata
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 8 aprile 2015, n. 14169 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenz – Presidente Dott. VITELLI CASELLA Lu – rel. Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizi – Consigliere Dott. GRASSO Giusepp – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 marzo 2015, n. 11131. Nella nozione di dati sintomatici non puo’ che rientrare qualsiasi elemento in grado di esprimere lo stato psico – fisico del soggetto di cui trattasi, beninteso al momento in cui questi era alla guida. Pertanto, anche il comportamento alla guida puo’ assumere valenza dimostrativa; ma deve evidentemente trattarsi di un comportamento che non puo’ ragionevolmente essere spiegato con causali alternative a quella dello stato di alterazione. Cosi’, mutatis mutandi, e’ stato escluso che la prova della condotta illecita possa desumersi dall’andatura barcollante dell’imputato: sufficiente per giustificarne la sottoposizione agli accertamenti medico – legali, essa non e’ bastevole ad attestare lo stato di alterazione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 16 marzo 2015, n. 11131 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – rel. Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978. L'assetto normativo della contravvenzione di guida in stato di ebbrezza e' stato nuovamente rivisitato, da ultimo, con Legge 29 luglio 2010, n. 120, il cui articolo 33 ha modificato l'articolo 186 C.d.S., ha depenalizzato la condotta di guida in stato di ebbrezza qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (articolo 186 C.d.S., comma 1, lettera a)). Tale ultima modifica non ha comportato una rilettura delle regole processuali che disciplinano l'accertamento della condotta penalmente rilevante per il reato di guida in stato di ebbrezza, confermandosi il principio per cui, ai fini della configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza (pur dopo le modifiche apportate all'articolo 186 C.d.S. dal Decreto Legge n. 92 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera d), conv. con modd. in Legge n. 125 del 2008), tale stato puo' essere accertato, non soltanto per l'ipotesi di cui alla fascia a) ma anche per quelle piu' gravi, con qualsiasi mezzo, e quindi anche su base sintomatica, indipendentemente dall'accertamento strumentale. Con la precisazione, tuttavia, che dovra' comunque essere ravvisata l'ipotesi piu' lieve quando, pur risultando accertato il superamento della soglia minima, non sia possibile affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la condotta dell'agente rientri nell'ambito di una delle due altre ipotesi
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984. In tema di responsabilita' da sinistri stradali, il giudizio sulla misura del concorso di colpa e' incensurabile in sede di legittimita', essendo riservato al libero e discrezionale apprezzamento del giudice di merito, se adeguatamente motivato
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 febbraio 2015, n. 8906. In tema di guida in stato di ebbrezza, l'esito positivo dell'alcoltest costituisce prova della sussistenza dello stato di ebbrezza ed è semmai onere dell'imputato fornire eventualmente la prova contraria a tale accertamento dimostrando vizi o errori di strumentazione o di metodo nell'esecuzione dell'aspirazione ovvero vizi correlati all'omologazione dell'apparecchio, non essendo sufficiente la mera allegazione di difettosità o assenza di omologazione dell'apparecchio
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 febbraio 2015, n. 8906 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – rel. Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. SERRAO...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 febbraio 2015, n. 7961. Qualificata come nullità a regime intermedio l'omesso avviso della facoltà dell'indagato di farsi assistere da un difensore di fiducia per il compimento dell'alcoltest. È applicabile a tale ipotesi di nullità la disciplina dell'art. 182, 2° co., c.p.p., ma "parte" non può considerarsi l'indagato o l'imputato, bensì solo il difensore (o il pubblico ministero)
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 febbraio 2015, n. 7961 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ZOSO Liana Maria T. – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – rel....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 marzo 2015, n. 9863. Premessa la volontarietà della condotta necessaria ai fini del controllo, la mancata adeguata espirazione, cui consegue l'emissione di scontrino indicante la dicitura (ma con indicazione del tasso alcolemico), in assenza di fattori condizionanti l'emissione di aria (quali patologie atte a incidere sulle capacità respiratorie del soggetto), non può essere ritenuta tale da rendere l'esito dell'esame inattendibile. Ne consegue che, nella descritta situazione, alternativamente, o gli esiti dell'esame sono ritenuti idonei a fondare il giudizio di responsabilità per il reato contestato, secondo l'esito del test effettuato, o conducono a ritenere configurabile il reato di cui all'art.186, comma 7, cod. strada in ragione della dimostrata indisponibilità del soggetto a sottoporsi validamente all'accertamento
Corte di Cassazione sezione IV sentenza 6 marzo 2015, n. 9863 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Torino, con sentenza del 3/04/2014, riformando la formula assolutoria pronunciata in primo grado dal Tribunale di Alba in esito a giudizio abbreviato, ha riqualificato il fatto come violazione dell’art.186 lett. a) d.lgs. 30 aprile 1992,...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 marzo 2015, n. 4255. In tema di opposizione a verbale di contravvenzione, per il mancato arresto nonostante il semaforo rosso, infrazione rilevata tramite "Vista Red"; è onere di chi propone opposizione alla sanzione indicare in concreto sotto quale profilo l'apparecchiatura utilizzata non sarebbe conforme ai requisiti, di installazione o di funzionamento, previsti nel decreto di omologazione e come le eventuali mancanze possano avere inciso sulla rilevazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 marzo 2015, n. 4255 Svolgimento del processo 1. COMUNE di SALUSSOLA impugna la sentenza del Tribunale di Biella che ha accolto l’appello del G.P. avverso la sentenza del giudice di pace di Biella n.202/08 (n. 1600/07 R.G.) del 4/2/08, così annullando il verbale di contravvenzione n. (omissis)...
Corte di Cassazione, sezione IV, 5 febbraio 2015, n. 5409. In tema di guida in stato di ebbrezza, la condotta ripetutamente elusiva del metodo idoneo a consentire la rilevazione del tasso alcolemico assume rilevanza penale ai sensi del comma 7 dell’art. 186 C.D.S. (nel caso di specie, l’imputato sottoposto a più tentativi di misurazione del tasso alcolemico mediante alcoltest, non aveva soffiato in modo adeguato, tale da consentire la misurazione del tasso, pur essendo stato reso edotto delle modalità di esecuzione dei test ed essere stato avvisato delle conseguenze del rifiuto; in particolare, l'imputato aspirava anziché soffiare e, dopo aver ripetuto tale comportamento per quattro o cinque volte, la sua condotta era stata ritenuta elusiva)
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 5 febbraio 2015, n. 5409 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Milano, con sentenza del 8/04/2014, ha parzialmente riformato la pronuncia di condanna emessa in data 4/03/2013 dal Tribunale di Milano nei confronti di A.P., concedendo all’imputato il beneficio della non menzione della condanna...