Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 luglio 2015, n. 15542 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – rel. Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. ABETE...
Categoria: Codice della strada
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 luglio 2015, n. 15543. Il legittimo impedimento a comparire possa essere posto alla base dell’istanza di revoca della detta ordinanza per sino nell’ipotesi in cui esso non sia stato neppure portato a conoscenza del giudice di merito entro l’udienza fissata per la comparizione delle parti. In ogni caso va provato che tale impedimento sia stato improvviso, imprevedibile ed indipendente dalla volonta’ dell’opponente o del procuratore. Nel caso di specie il Tribunale, ritenuto che l’ostacolo alla comparizione in udienza allegato dal ricorrente non fosse stato sufficientemente provato e, dunque, non potesse integrare i requisiti del legittimo impedimento di cui alla Legge n. 689 del 1981, articolo 23, comma 5 e’ giunto a confermare l’ordinanza pronunciata nel precedente grado di giudizio.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 luglio 2015, n. 15543 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – rel. Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. ABETE...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 luglio 2015, n. 29916. La richiesta di lavoro di pubblica utilità costituisce rinuncia implicita al beneficio della sospensione condizionale della pena. In tema di trattamento sanzionatorio del reato di guida in stato di ebbrezza, il beneficio della sospensione condizionale della pena è incompatibile con l’applicazione della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità. Di conseguenza, la richiesta di applicazione della sanzione sostitutiva è da intendersi quale rinuncia implicita all’alternativo beneficio della sospensione condizionale della pena
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 13 luglio 2015, n. 29916 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – rel. Consigliere Dott. ZOSO...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 agosto 2015, n. 3791. In merito al ricorso esperito ai fini dell’annullamento del provvedimento di revoca della patente di guida, a causa della perdita dei requisiti morali di cui all’art. 120 del CdS, in relazione alla condanna definitiva per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, si rileva che la misura della revoca della patente opera su un piano strettamente amministrativo e con riguardo al possesso dei requisiti soggettivi cui resta condizionato il rilascio del titolo autorizzatorio. Esula, quindi, dal provvedimento in questione, che trova la sua ratio nell’individuazione di un perimetro di affidabilità morale del soggetto cui è rilasciata la patente di guida, ogni funzione punitiva, retributiva o dissuasiva dalla commissione dell’illecito penale. E’ questa la ragione per la quale la relativa norma fa parte del codice della strada
Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 agosto 2015, n. 3791 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1933 del 2015, proposto da Ri.Na., rappresentato e difeso dall’avv. Fa.Va., con domicilio eletto presso il Consiglio...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 luglio 2015, n. 33335. In tema di circolazione stradale, risponde del reato previsto dall’art. 189, comma 6, c.d.s. il soggetto che, dopo essere rimasto coinvolto in un sinistro con danni alle persone, si limiti ad effettuare una sosta momentanea, non sufficiente a garantire l’adempimento degli obblighi di fermarsi e fornire le proprie generalità ai fini del risarcimento
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 luglio 2015, n. 33335 Ritenuto in fatto 1. Con l’impugnata sentenza resa in data 5 ottobre 2012 la Corte d’Appello di Ancona confermava la sentenza dei Tribunale di Pesaro in data 22 giugno 2011 appellata dall’imputato M.G. e dal Procuratore Generale. Il M. era stato tratto...
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 7 luglio 2015, n. 28804. È insolvenza fraudolenta uscire dall’autostrada dalla corsia Viacard per non pagare
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 7 luglio 2015, n. 28804 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. ALMA Marco M. – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 giugno 2015, n. 26988. E’ affetto da nullità, e di conseguenza inutilizzabile, il risultato dell’alcoltest effettuato senza preliminarmente aver avvertito l’interessato della facoltà di nominare e farsi assistere da un difensore, e la relativa invalidità può essere eccepita fino al momento della deliberazione della sentenza di primo grado
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 giugno 2015, n. 26988 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ISA Claudio – Presidente Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 luglio 2015, n. 29904. In tema di guida in stato di ebrezza la mancanza di diligenza incide sulla valutazione della colpevolezza dell’agente, il quale deve comunque evitare di assumere bevande contenenti alcool. Nel caso di specie, peraltro, non è contestato il fatto che l’esito dell’alcoltest sia risultato positivo e neppure è contestato il buon funzionamento dell’apparecchiatura. Pertanto ininfluente risulta il fatto che l’imputato abbia assunto sostanze alcoliche in quanto contenute in un analcolico da lui assunto dato che, considerata la prevedibilità dell’assorbimento, regole di diligenza gli avrebbero dovuto consigliare di non porsi alla guida del veicolo onde evitare comunque di incorrere nella commissione del reato.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 luglio 2015, n. 29904 Ritenuto in fatto 1. Con l’impugnata sentenza resa in data 10 luglio 2014 la Corte d’Appello di Venezia, in riforma della sentenza dei Tribunale di Belluno, sezione di Pieve di Cadore, in data 18 aprile 2013, appellata da D’A.S., sostituiva la pena dell’arresto...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2015, n. 12721. In tema di investimento di pedone, il comportamento di quest’ultimo è suscettibile di assumere una efficienza causale esclusiva dell’evento dannoso ove, per la sua repentinità, metta il conducente del veicolo investitore nella oggettiva impossibilità di evitare l’incidente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 giugno 2015, n. 12721 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 giugno 2015, n. 12568. In tema di violazioni al Codice della Strada, l’ipotesi di illecito amministrativo prevista dal disposto dell’art. 126-bis va intesa nel senso che il legislatore ha ritenuto di sanzionare l’omissione della collaborazione che il cittadino ed, in particolare, il proprietario del veicolo in quanto titolare della disponibilità di esso e quindi responsabile dell’immissione dello stesso in circolazione deve prestare all’autorità preposta alla vigilanza sulla circolazione stradale al fine di consentirle di procedere agli accertamenti necessari per l’espletamento dei servizi di polizia amministrativa e giudiziaria, dovendosi tener conto che la violazione delle norme del C.d.S. può assumere rilevanza non solo amministrativa, ma anche penale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 giugno 2015, n. 12568 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHINI Bruno – Presidente Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. FALASCHI Milena –...