La circostanza aggravante di cui all’art. 186, comma 2 sexies, del codice della strada (quella della commissione del fatto in ore notturne) non può essere applicata al reato di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti finalizzati alla verifica dello stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186, comma 7, del codice della strada Suprema Corte di Cassazione sezione...
Categoria: Codice della strada
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 5 luglio 2016, n. 13659
Nel giudizio d’opposizione ad ordinanza-ingiunzione avente ad oggetto l’irrogazione di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, il giudice ordinario ha il potere di sindacare incidentalmente, ai fini della disapplicazione, soltanto gli atti amministrativi posti direttamente a fondamento della pretesa sanzionatoria, sicché, ove sia stata irrogata una sanzione pecuniaria per la sosta di un...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 luglio 2016, n. 27059
Il principio di affidamento, nel campo della circolazione stradale, non può operare allorquando vi sia la ragionevole prevedibilità ed evitabilità in concreto della condotta del terzo o della vittima da parte del soggetto attivo. (Fattispecie in cui il comportamento della persona offesa nell’eseguire a forte velocità il sorpasso del veicolo condotto dall’imputato, per quanto sicuramente...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 16 giugno 2016, n. 12412
In materia di violazioni del codice della strada, l’opposizione, proposta dopo il 6 ottobre 2011, a cartella esattoriale per sanzione amministrativa, a ragione dell’omessa notifica del verbale di contestazione della violazione, è soggetta al termine di trenta giorni Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 16 giugno 2016, n. 12412 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 giugno 2016, n. 2756
Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto stradale, pur avendo carattere assoluto, non trova applicazione nel caso in cui, per le particolari modalità dell’intervento edilizio programmato, la limitazione alla proprietà privata risulti scissa da qualunque interesse pubblico salvaguardato con il vincolo suddetto, in quanto non eccede l’originaria sagoma di ingombro dell’immobile Consiglio...
La discrezionale individuazione prefettizia delle strade ove non è possibile il fermo di un veicolo (ed ove, quindi, può legittimamente evitarsi la contestazione immediata dell’infrazione al C.d.S. quanto alla velocità) non deve mai prescindere da quella che è la valutazione del tratto stradale. Solo in presenza, come nella fattispecie, di una strada urbana a scorrimento...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 maggio 2016, n. 9972.
E’ nulla la multa per eccesso di velocità se il Comune non prova di aver provveduto alla taratura annuale dell’autovelox Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 16 maggio 2016, n. 9972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 maggio 2016, n. 9770.
In materia di accertamento di violazioni delle norme sui limiti di velocità, l’art. 2 del D.M. 15 agosto 2007 non stabilisce una distanza minima per la collocazione dei segnali stradali o dei dispositivi che preavvisano gli automobilisti circa la presenza di apparecchi “autovelox”, ma solo l’obbligo della loro istallazione con adeguato anticipo rispetto al luogo...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2016, n. 19161.
La sostituzione della pena detentiva o pecuniaria con quella del lavoro di pubblica utilità può essere chiesta in appello anche nel corso della discussione orale. Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 maggio 2016, n. 19161 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONESEZIONE QUARTA PENALEComposta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:Dott. BIANCHI Luisa...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2016, n. 19176
In caso di guida in stato di ebbrezza il giudice non può contestare all’imputato una fattispecie più grave rispetto a quella risultante dall’esito dell’etilometro. Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 maggio 2016, n. 19176 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONESEZIONE QUARTA PENALEComposta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:Dott. BLAIOTTA Rocco...