Il delitto di cui all’articolo 624-bis c.p., ha natura di reato complesso, siccome previsto dall’articolo 84 c.p., essendo composto dall’unione di furto e violazione di domicilio
Articolo

Il delitto di cui all’articolo 624-bis c.p., ha natura di reato complesso, siccome previsto dall’articolo 84 c.p., essendo composto dall’unione di furto e violazione di domicilio

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 2 maggio 2018, n. 18669 La massima estrapolata L’articolo 624-bis c.p., pur avendo ampliato l’area della punibilita’ in riferimento al luogo di commissione del reato, per nulla ha innovato rispetto al requisito del nesso finalistico fra l’ingresso nel luogo di privata dimora e l’impossessamento della cosa mobile altrui:...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40827. Violazione di domicilio e causa di particolare tenuità del fatto
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40827. Violazione di domicilio e causa di particolare tenuità del fatto

La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto nel caso di un senza fissa dimora accusato del delitto di violazione di domicilio, laddove questi si trovi, al momento del fatto, in particolari circostanze di miseria e di emarginazione, ed agisca per motivi strettamente attinenti al reperimento di un alloggio notturno Sentenza 7 settembre...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 settembre 2017, n. 40280. Il reato di atti persecutori è configurabile anche quando le singole condotte siamo reiterate in un arco di tempo molto ristretto ma è necessario che si tratti di atti autonomi
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 5 settembre 2017, n. 40280. Il reato di atti persecutori è configurabile anche quando le singole condotte siamo reiterate in un arco di tempo molto ristretto ma è necessario che si tratti di atti autonomi

Sebbene il reato di atti persecutori sia configurabile anche quando le singole condotte siamo reiterate in un arco di tempo molto ristretto, è tuttavia necessario che si tratti di atti autonomi. Non rileva quindi a questo scopo il tentativo dell’imputato di abbattere la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima, seguito dal superamento del balcone e dall’effrazione...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4690
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4690

Assolto dal reato di violazione di domicilio un imputato per mancanza dell’elemento soggettivo in quanto entrato nel terreno altrui dopo aver letto e male interpretato una sentenza che sembrava consentirglielo. Il linguaggio giuridico della sentenza (che distingueva tra decisione con effetti dichiarativi e decisione con effetti costitutivi) non era alla portata dell’imputato, di “umili origini”...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 22 settembre 2016, n. 39331
Articolo

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 22 settembre 2016, n. 39331

Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura anche a seguito della cessazione della convivenza e in presenza della separazione, qualora l’attività persecutoria si contestualizzi in ambito familiare. Ed invero, il vincolo coniugale non viene meno con la separazione legale, ma si attenua soltanto, posto che rimangono integri i doveri di reciproco rispetto, di assistenza...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 agosto 2016, n. 34892
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 agosto 2016, n. 34892

Ai fini della configurazione del reato di violazione di domicilio, il concetto di privata dimora è più ampio di quello di casa d’abitazione, comprendendo ogni altro luogo che, pur non essendo destinato a casa di abitazione, venga usato, anche in modo transitorio e contingente, per lo svolgimento di una attività personale rientrante nella larga accezione...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 novembre 2015, n. 44399. Anche chi affitta l’immobile a terzi risponde del reato di violazione di domicilio se, senza autorizzazione, vi accede al suo interno

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 novembre 2015, n. 44399 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI Maria – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – rel. Consigliere Dott....

L'art. 4, secondo comma, legge 18 aprile 1975 n. 110, nell'equiparare alle armi improprie alcuni strumenti la cui destinazione naturale non è l'offesa alla persona, ma che tuttavia sono occasionalmente atti ad offendere, ne individua in modo specifico alcuni
Articolo

L'art. 4, secondo comma, legge 18 aprile 1975 n. 110, nell'equiparare alle armi improprie alcuni strumenti la cui destinazione naturale non è l'offesa alla persona, ma che tuttavia sono occasionalmente atti ad offendere, ne individua in modo specifico alcuni

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2015, n. 6261. L’art. 4, secondo comma, legge 18 aprile 1975 n. 110, nell’equiparare alle armi improprie alcuni strumenti la cui destinazione naturale non è l’offesa alla persona, ma che tuttavia sono occasionalmente atti ad offendere, ne individua in modo specifico alcuni che, per le loro caratteristiche,...

  • 1
  • 2