Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 31 maggio 2017, n. 13744
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 31 maggio 2017, n. 13744

L’errore per la revocazione deve essere lampante, non comportare valutazioni ma soprattutto deve incidere sull’esito della lite per avere rilevanza Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 31 maggio 2017, n. 13744 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BOTTA Raffaele –...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 29 marzo 2017, n. 8085
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 29 marzo 2017, n. 8085

Legittima la fruizione del bonus ex articolo 8 della legge 388/00 anche per l’acquisto di beni il cui impiego avvenga in luoghi diversi dalla sede aziendale Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria ordinanza 29 marzo 2017, n. 8085 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 febbraio 2017, n. 4807
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 febbraio 2017, n. 4807

La sopravvenuta conciliazione giudiziale ha effetto novativo del titolo di imposizione, sostituendosi all’originario verbale di constatazione ed all’avviso di accertamento su di questo basato; con conseguente venir meno dell’atto tipico legittimante la misura cautelare ai sensi dell’art. 22 D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472. Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 febbraio 2017, n....

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 febbraio 2017, n. 3595
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 febbraio 2017, n. 3595

  È nulla la notificazione nelle mani del portiere quando la relazione dell’ufficiale giudiziario non contenga l’attestazione del mancato rinvenimento delle persone indicate nell’art. 139 c.p.c. Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 10 febbraio 2017, n. 3595 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 giugno 2016, n. 13416
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 giugno 2016, n. 13416

L’agevolazione prima casa spetta al professionista che esercita – ancorché in modo non prevalente – l’attività professionale nel comune ove è ubicato l’immobile acquistato in regime agevolato Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 30 giugno 2016, n. 13416 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 maggio 2016, n. 10222
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 maggio 2016, n. 10222

È illegittima la rettifica del valore di compravendita di un terreno se fondata esclusivamente su una perizia redatta dall’Ufficio: si tratta, infatti, di una valutazione di parte che va raffrontata con eventuali altri elementi prodotti dal contribuente   Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 18 maggio 2016, n. 10222 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 settembre 2015, n. 18807. Nell’ambito del contratto di prestazione professionale per assistenza sportiva, il rapporto soggiace al regolamento FIGC (anche per quanto concerne la necessità che l’incarico venga conferito, a pena di nullità, sui moduli predisposti dalla Federazione) non solo quando esso sia stipulato tra il professionista sportivo ed un agente iscritto nel relativo albo, ma quand’anche esso sia stipulato tra il professionista medesimo ed un avvocato iscritto all’albo professionale ordinario. Le violazioni delle norme dell’ordinamento sportivo, pur non determinando direttamente la nullità del contratto per contrarietà con norme imperative, comportano comunque l’invalidità del contratto anche in base all’ordinamento dello Stato, incidendo necessariamente sulla funzionalità del contratto medesimo; intesa quale sua idoneità giuridica a realizzare un interesse meritevole di tutela, insito nel raggiungimento della funzione e degli scopi ad esso attribuiti dall’ordinamento sportivo le cui prescrizioni risultino violate

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 settembre 2015, n. 18807 Svolgimento del giudizio Nel maggio 2005 l’avvocato S.L. conveniva in giudizio il calciatore M.A. , chiedendone la condanna al pagamento della somma di Euro 100.000,00, oltre accessori, a titolo di penale contrattuale relativa al mandato 13 febbraio 2003 con il quale il convenuto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 luglio 2015, n. 15859. Nell’ipotesi di danno da insidia stradale, la valutazione del comportamento del danneggiato assume una imprescindibile rilevanza, potendo lo stesso, se ritenuto colposo, escludere del tutto la responsabilità dell’ente pubblico preposto alla custodia e manutenzione della strada, o quantomeno fondare un concorso di colpa del danneggiato stesso valutabile ex art. 1227, comma 1, cod. civ.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 luglio 2015, n. 15859 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere Dott....