Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 20 marzo 2017, n. 7081
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 20 marzo 2017, n. 7081

Il contratto stipulato per effetto diretto della consumazione di un reato, come nella fattispecie di circonvenzione d’incapace ex art. 643 c.p., deve essere dichiarato nullo ai sensi dell’articolo 1418 c.c., per contrasto con norma imperativa, giacche’ va ravvisata una violazione di disposizioni di ordine pubblico in ragione delle esigenze di interesse collettivo sottese alla tutela...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 5 gennaio 2017, n. 130
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 5 gennaio 2017, n. 130

Le tre richieste di pagamento avanzate dall’avvocato nei confronti del cliente rappresentano altrettante pretese ben distinte tra loro che non possono costituire un’unica obbligazione Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 5 gennaio 2017, n. 130 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 17 giugno 2016, n. 12636
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 17 giugno 2016, n. 12636

In tema di donazione modale, la risoluzione per inadempimento dell’onere non puo’ avvenire ipso iure, senza valutazione della gravita’ dell’inadempimento, in forza di clausola risolutiva espressa, istituto che, essendo proprio dei contratti sinallagmatici, non puo’ estendersi al negozio a titolo gratuito, cui pure acceda un modus Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 17...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 2 settembre 2016, n. 17511
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 2 settembre 2016, n. 17511

Legittima la condanna all’intermediario che – grazie a un’informazione privilegiata – sia riuscito a effettuare un investimento di tipo evidentemente speculativo   Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 2 settembre 2016, n. 17511 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

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Nel caso di sosta di veicolo a pagamento, l’esposizione non corretta del tagliando all’interno dell’abitacolo – nella specie, sul sedile anteriore lato passeggero dell’autovettura – pur escludendo la sanzionabilità della condotta, non consente al proprietario nel giudizio di opposizione di dolersi della compensazione operata dal giudice delle spese processuali. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 aprile 2016, n. 8282.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 aprile 2016, n. 8282 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 febbraio 2016, n. 2291. Al fine di integrare il presupposto oggettivo dell’azione di manutenzione del possesso di cui all’art. 1170 c.c., costituito dalla molestia non è sufficiente il solo pericolo astratto, ma occorre, invece, che questo si concreti in un pericolo serio e concreto

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  5 febbraio 2016, n. 2291  Svolgimento del processo  1. Il 29/10/2004 C.A. , N.M.F. , G.G. , Ca.Iv. proponevano appello avverso la sentenza del Tribunale di Ferrara dell’11/27 agosto 2003 che aveva rigettato la loro domanda di manutenzione nel possesso del mappale 265, asseritamente turbato dall’avvenuta apertura da...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 ottobre 2015, n. 19767. Per l’accoglimento della domanda di annullamento proposta dagli attori ai sensi dell’art. 591, 2°, n. 3 c.c., si prescinde dall’elemento del pregiarditizo che rileva per gli atti tra vivi (art. 428 c. c.), ma si richiede una anomalia qualificata cronologicamente e puntualmente ancorata al momento della confezione del testamento (nella specie olografo), giacché l’annullamento di un testamento per incapacità naturale del testatore postula l’esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del “de cuius’; bensì la prova che, a cagione di una ir fermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia privo in modo assoluto, al momento della redazione dell’atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti ovvero della capacità di autodeterminarsi, con il conseguente onere, a carico di chi quello stato di incapacità assume, di provare che il testamento fru redatto in un momento di incapacità di intendere e di volere

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 ottobre 2015, n. 19767 Fatto e diritto 1. M.F. propone ricorso, ai sensi dell’art. 42 cod. proc. civ., per l’annullamento dell’ordinanza di sospensione del giudizio iscritto RG n. 2334/2011, del Tribunale di Cuneo – articolazione territoriale di Mondovì – comunicata a mezzo PEC in data 22 aprile...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 agosto 2015, n. 16364. In merito alla carenza di diligenza del legale che commette un errore nell’individuazione del giudice competente a trattare una determinata materia

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 agosto 2015, n. 16364 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. ABETE...

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