Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.

In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1822. Non e’ applicabile la disciplina dettata dall’articolo 254 c.p.p., con riferimento a messaggi WhatsApp e SMS rinvenuti in un telefono cellulare sottoposto a sequestro
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 16 gennaio 2018, n. 1822. Non e’ applicabile la disciplina dettata dall’articolo 254 c.p.p., con riferimento a messaggi WhatsApp e SMS rinvenuti in un telefono cellulare sottoposto a sequestro

I dati informatici acquisiti dalla memoria del telefono in uso all’indagato (sms, messaggi whatsApp, messaggi di posta elettronica “scaricati” e/o conservati nella memoria dell’apparecchio cellulare) hanno natura di documenti ai sensi dell’articolo 234 c.p.p.. La relativa attivita’ acquisitiva non soggiace ne’ alle regole stabilite per la corrispondenza, ne’ tantomeno alla disciplina delle intercettazioni telefoniche. Non...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56317. Violenza privata per la passeggera che aggredisce l’addetta al check-in dopo aver appreso di non poter più volare.

Violenza privata per la passeggera che aggredisce l’addetta al check-in dopo aver appreso di non poter più volare. Non vi e’ dubbio che la condotta aggressiva posta in essere dall’imputata non abbia la connotazione di un mero gesto di frustrazione per la notizia che le era stata data. La reazione istintiva e’ stata quella di...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56315. Per configurare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non è necessaria l’esistenza di un nesso causale tra i fatti distrazione e il successivo fallimento
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56315. Per configurare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non è necessaria l’esistenza di un nesso causale tra i fatti distrazione e il successivo fallimento

Per configurare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non è necessaria l’esistenza di un nesso causale tra i fatti distrazione e il successivo fallimento essendo sufficiente che l’agente abbia causato il depauperamento dell’impresa destinandone le risorse a impieghi estranei alla sua attività Sentenza 18 dicembre 2017, n. 56315 Data udienza 19 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 14 novembre 2017, n. 51905. Abnorme il provvedimento del giudice di pace che disponga l’archiviazione per particolare tenuità del procedimento per minacce a fronte dell’interesse apertamente manifestato dalla vittima a che si tenga il giudizio
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 14 novembre 2017, n. 51905. Abnorme il provvedimento del giudice di pace che disponga l’archiviazione per particolare tenuità del procedimento per minacce a fronte dell’interesse apertamente manifestato dalla vittima a che si tenga il giudizio

Abnorme il provvedimento del giudice di pace che disponga l’archiviazione per particolare tenuità del procedimento per minacce a fronte dell’interesse apertamente manifestato dalla vittima a che si tenga il giudizio. Decisione ricorribile in Cassazione. Sentenza 14 novembre 2017, n. 51905 Data udienza 25 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51607. In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51607. In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione

In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione. Il reato che viene unificato, per fictio iuris, ad altro reato già giudicato, non perde le sue caratteristiche soggettive, che rimangono inalterate anche a seguito dell’unificazione, sicché tutte devono contribuire a determinare il complessivo Sentenza 13 novembre 2017, n. 51607...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53438. L’area destinata a sosta e parcheggio delle auto e riservata ai soli proprietari degli immobili, pur esistendo una cartellonistica che indica la natura di “proprietà privata” della zona in questione, non rientra nella nozione di “privata dimora”
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53438. L’area destinata a sosta e parcheggio delle auto e riservata ai soli proprietari degli immobili, pur esistendo una cartellonistica che indica la natura di “proprietà privata” della zona in questione, non rientra nella nozione di “privata dimora”

Rientrano nella nozione di privata dimora esclusivamente i luoghi nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, e che non siano aperti al pubblico né accessibili a terzi senza il consenso del titolare, compresi quelli destinati ad attività lavorativa o professionale, conseguendone pertanto che l’area destinata a sosta e parcheggio delle auto e...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano

Reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano Sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503 Data udienza 19 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49506. Condannato l’addetto di un’azienda che ha insultato il superiore attraverso facebook
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49506. Condannato l’addetto di un’azienda che ha insultato il superiore attraverso facebook

Condannato l’addetto di un’azienda che ha insultato il superiore attraverso facebook Sentenza 27 ottobre 2017, n. 49506 Data udienza 19 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. MAZZITELLI Caterina – rel. Consigliere Dott. SCOTTI...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 14 novembre 2017, n. 51895.
Articolo

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 14 novembre 2017, n. 51895.

Nell’ipotesi di smarrimento di cose che, come gli assegni o le carte di credito, conservino chiari ed intatti i segni esteriori di un legittimo possesso altrui, il venir meno della relazione materiale fra la cosa ed il suo titolare non implica la cessazione del potere di fatto di quest’ultimo sul bene smarrito, con la conseguenza...