Il potere di autotutela attribuito all’amministrazione in relazione ai beni demaniali
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Il potere di autotutela attribuito all’amministrazione in relazione ai beni demaniali

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 gennaio 2024| n. 255.

Il potere di autotutela, attribuito all’amministrazione in relazione ai beni demaniali, è esteso, in virtù del combinato disposto degli artt. 823 e 825 c.c., ai beni del patrimonio indisponibile, mentre resta escluso per la tutela dei beni del patrimonio disponibile, rispetto ai quali l’amministrazione potrà avvalersi solo delle ordinaria azioni a tutela della proprietà e del possesso. Pertanto, in presenza di beni del patrimonio disponibile di proprietà del Comune, occupati sine titulo, gli atti posti in essere dall’Amministrazione comunale non possono ritenersi riconducibili all’esercizio di un potere autoritativo a tutela di un bene pubblico, quale è quello attribuito dall’art. 823 con riferimento ai beni demaniali e ai beni patrimoniali indisponibili, quanto piuttosto all’esercizio di un potere di autotutela del patrimonio immobiliare, posto in essere iure privatorum. Si tratta, in altre parole, di atti di diffida di natura paritetica volti alla tutela della proprietà comunale, a fronte dei quali sussistono posizioni di diritto soggettivo, con conseguente giurisdizione del giudice ordinario sulle relative controversie.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1157. Concessione demaniale marittima; l’interessato che lamenta la violazione dell’obbligo di comunicazione dei motivi ostativi
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1157. Concessione demaniale marittima; l’interessato che lamenta la violazione dell’obbligo di comunicazione dei motivi ostativi

L’interessato che lamenta la violazione dell’obbligo di comunicazione dei motivi ostativi ha anche l’onere di allegare e dimostrare che, grazie alla previa comunicazione suddetta, egli avrebbe potuto sottoporre all’Amministrazione elementi che avrebbero potuto condurla a una determinazione diversa da quella che ha invece assunto. Sentenza 27 febbraio 2018, n. 1157 Data udienza 22 febbraio 2018...

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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 gennaio 2018, n. 52. La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis

La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis, contemporaneamente diverso dal rilascio della concessione (artt. 36 e ss. Cod. nav.), ma anche dalla mera autorizzazione. Si tratta infatti della sostituzione di un soggetto nell’ambito di un rapporto concessorio preesistente (del quale permangono le condizioni e scadenze), e dunque di...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 15 dicembre 2017, n. 5908. Il criterio della vicinitas se e’ idoneo a definire la sussistenza di una posizione giuridica qualificata e differenziata in astratto configurabile come interesse legittimo, tuttavia non esaurisce le condizioni necessarie cui e’ subordinata la legittimazione al ricorso
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 15 dicembre 2017, n. 5908. Il criterio della vicinitas se e’ idoneo a definire la sussistenza di una posizione giuridica qualificata e differenziata in astratto configurabile come interesse legittimo, tuttavia non esaurisce le condizioni necessarie cui e’ subordinata la legittimazione al ricorso

Il criterio della vicinitas se e’ idoneo a definire la sussistenza di una posizione giuridica qualificata e differenziata in astratto configurabile come interesse legittimo, tuttavia non esaurisce le condizioni necessarie cui e’ subordinata la legittimazione al ricorso, dovendosi da parte di chi ricorre fornire invece la prova del concreto pregiudizio patito e patiendo (sia esso...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 8 novembre 2017, n. 5147. Le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 8 novembre 2017, n. 5147. Le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada

Le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada sono caratterizzate dal tratto comune, riferibile in ultimo alla libera e sicura circolazione delle persone sulle strade, di sottrarre in tutto o in parte l’uso pubblico della res a fronte dell’utilizzazione eccezionale da parte del...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 23 ottobre 2017, n. 24990. Usucapione a favore del privato di una porzione di terreno in proprietà comunale e destinata a strada pubblica che tuttavia non è mai stata realizzata, non essendovi l’effettività della destinazione, la demanialità è da escludere.
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 23 ottobre 2017, n. 24990. Usucapione a favore del privato di una porzione di terreno in proprietà comunale e destinata a strada pubblica che tuttavia non è mai stata realizzata, non essendovi l’effettività della destinazione, la demanialità è da escludere.

I percorsi pedonali appartenenti ai comuni rientrano nel demanio dell’ente ma la loro demanialita’ va riconosciuta non in forza della presunzione di cui alla L. n. 2248 del 1865, all. F, articolo 22, comma 3 ma del comma 2 del citato articolo e va esclusa, vertendosi in materia di demanio accidentale, nel caso in cui...

Corte di Cassazione, sezione II civile, ordinanza 28 agosto 2017, n. 20442
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Corte di Cassazione, sezione II civile, ordinanza 28 agosto 2017, n. 20442

L‘appartenenza di un bene al patrimonio indisponibile dello Stato, dei Comuni o delle Provincie, a meno che non si tratti di beni riservati, per loro natura, a tale patrimonio, dipende, soprattutto, dalle caratteristiche oggettive e funzionali del bene e presuppone, quindi, oltre che l’acquisto in proprieta’ del bene da parte dell’ente pubblico (cosiddetto requisito soggettivo),...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 16 maggio 2017, n. 2322
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 16 maggio 2017, n. 2322

L’art. 15, comma 1, della l.r. Puglia n. 17 del 2015 stabilisce che, sino all’approvazione dei piani comunali delle coste, le istanze di concessione demaniale marittima debbano essere valutate sulla base del piano regionale delle coste. Né il citato articolo 15, né alcun altra disposizione legislativa, attribuisce ai piani comunali delle coste soltanto adottati un’efficacia...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 17 febbraio 2017, n. 729
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 17 febbraio 2017, n. 729

L’accessione si verifica ipso iure, al termine del periodo di concessione, per le opere non amovibili, costruite su zona demaniale; con la conseguenza che il successivo atto amministrativo, avente il nomen iuris di “incameramento” o altro equivalente, ha natura meramente ricognitiva e di accertamento Consiglio di Stato sezione VI sentenza 17 febbraio 2017, n. 729...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 12 dicembre 2016, n. 25343
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 12 dicembre 2016, n. 25343

In caso di strada posta in zona archeologica la natura demaniale accidentale e non necessaria del bene comporta che sono legittime e restano in vigore le servitù di passaggio costituite nella fase di “stato formativo della demanialità” Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 12 dicembre 2016, n. 25343 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

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