La clausola compromissoria che rimanda ad un collegio arbitrale deve essere approvata specificamente per iscritto.
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La clausola compromissoria che rimanda ad un collegio arbitrale deve essere approvata specificamente per iscritto.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 10 settembre 2018, n. 21942. La massima estrapolata: È da ritenere vessatoria a norma degli articoli 1341 e 1342 la clausola compromissoria, ove inserita in contratto da qualificare per adesione tenendo conto del suo aspetto formale confermato dal comportamento tenuto in causa dalla parte che lo ha predisposto....

Possono qualificarsi come contratti “per adesione”, rispetto ai quali sussiste l’esigenza della specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie
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Possono qualificarsi come contratti “per adesione”, rispetto ai quali sussiste l’esigenza della specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 21 agosto 2018, n. 20847. La massima estrapolata: Possono qualificarsi come contratti “per adesione”, rispetto ai quali sussiste l’esigenza della specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie, soltanto quelle strutture negoziali destinate a regolare una serie indefinita di rapporti, tanto dal punto di vista sostanziale (se, cioè, predisposte da...

In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione
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In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione

Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11259. La massima estrapolata: In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione; conseguentemente, in assenza di...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3307. La clausola con cui si stabilisce una deroga alla competenza territoriale qualora la medesima risulti scarsamente o per nulla leggibile il contraente debole può esigere dalla controparte che gli venga fornito un modello contrattuale pienamente leggibile
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3307. La clausola con cui si stabilisce una deroga alla competenza territoriale qualora la medesima risulti scarsamente o per nulla leggibile il contraente debole può esigere dalla controparte che gli venga fornito un modello contrattuale pienamente leggibile

In materia di contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari predisposti per disciplinare in modo uniforme determinati rapporti (nella specie, utenza telefonica), la clausola con cui si stabilisce una deroga alla competenza territoriale ha natura vessatoria e deve essere, ai sensi dell’art. 1341, secondo comma, cod. civ., approvata espressamente per iscritto. Qualora la...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280

Le clausole che subordinano l’operatività della garanzia assicurativa all’adozione, da parte dell’assicurato, di determinate misure di sicurezza o all’osservanza di oneri diversi non realizzano una limitazione di responsabilità dell’assicuratore, ma individuano e delimitano l’oggetto stesso del contratto ed il rischio dell’assicuratore stesso: da ciò deriva che non è necessaria la specifica approvazione per iscritto ai...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 5 maggio 2017, n. 10910
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 5 maggio 2017, n. 10910

Va restituita la somma versata dal genitore per l’iscrizione del figlio presso una scuola privata nel caso in cui la madre abbia fatto presente la possibilità di poter revocare l’iscrizione prima dell’inizio delle lezioni. La mancata restituzione rappresenta una vera e propria clausola vessatoria che determina uno squilibrio tra consumatore e professionista Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 28 settembre 2016, n. 19061
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 28 settembre 2016, n. 19061

Qualora in un contratto fra professionista e consumatore venga pattuita una clausola di individuazione di una competenza convenzionale esclusiva sulle controversie originanti dal contratto in luogo diverso da quello del foro del consumatore e, quindi, da presumersi vessatoria ai sensi della lettera u) dell’art. 33, comma 2, del d.lgs. n. 206 del 2005 e, conseguentemente,...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 agosto 2016, n. 16889
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 agosto 2016, n. 16889

L’art. 1341 c.c., comma 2, stabilisce che non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le condizioni che stabiliscono, a favore dell’autore del modulo seriale, limitazioni di responsabilità, facoltà di recesso o sospensione degli effetti del contratto o sanciscono, a carico dell’altra parte, decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15408
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15408

Riconosciuta la vessatorietà della clausola che attribuisce alla banca la facoltà di sospendere il pagamento degli interessi per l’ipotesi di default dell’emittente Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 luglio 2016, n. 15408 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16321
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16321

In presenza di una convenzione sui criteri di ripartizione delle spese condominiali, predisposta dal venditore-costruttore ed accettata dagli acquirenti nei singoli contratti di vendita, puo’ sostenersi l’applicabilita’ delle norme del Codice del consumo, e quindi valutarsi la pattuizione alla luce del complessivo programma obbligatorio, secondo i profili del “significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi...