Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 giugno 2014, n. 25443 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. MICHELI Paolo – rel. Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere Dott....
Giorno: 3 Luglio 2014
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 giugno 2014, n. 24612. L'adesione del legale allo sciopero delle Camere penali non costituisce un «legittimo impedimento», ma piuttosto integra l'esercizio di un diritto, per cui non inibisce la dichiarazione della contumacia qualora la parte non si sia costituita senza addurre valide ragioni. E la dichiarazione può avvenire anche nell'udienza successiva a quella in cui si è verificata l'assenza.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 11 giugno 2014, n. 24612 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo G. – rel. Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 giugno 2014, n. 24373. Commette il reato di peculato il pubblico ufficiale che, avendo per ragioni del suo ufficio il possesso e la disponibilita' delle armi comuni da sparo versate dai privati ai fini di distruzione, ai sensi della Legge 22 maggio 1975, n. 152, articolo 6, comma 3, se ne appropria. Infatti, le armi consegnate dal privato al fine di disfarsene, passano in proprieta' dello Stato, il quale puo' anche alienarle, non essendo previsto da alcuna disposizione di legge un divieto in tal senso. D'altra parte, non ha alcuna rilevanza la circostanza che l'arma abbia un valore pressoche' nullo, essendo sufficiente, perche' si configuri il peculato, che la cosa abbia anche un minimo valore o, comunque, una qualche utilita'
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 giugno 2014, n. 24373 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele –...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 giugno 2014, n. 24006. Nell'ambito del giudizio direttissimo, non si applica la disposizione di cui all'articolo 521 bis c.p.p., con la conseguenza che lo stesso deve proseguire con queste forme nell'ipotesi di intervenuta modifica dell'imputazione, tale da far rientrare il reato fra quelli per cui e' prevista l'udienza preliminare
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 giugno 2014, n. 24006 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 maggio 2014, n. 9582. L'art. 16 della legge 2 agosto 1990, n. 233, in tema di cumulo dei periodi assicurativi ai fini della determinazione dell'importo dei trattamenti pensionistici, riferendosi testualmente ed esclusivamente alla "pensione", non è applicabile all'assegno d'invalidità di cui all'art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222, non essendo detta prestazione, per le sue intrinseche caratteristiche – temporaneità della corresponsione, che diviene definitiva solo dopo tre riconoscimenti consecutivi ed irreversibile se non trasformata in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell'età e in presenza dei relativi requisiti di assicurazione e contribuzione – assimilabile ad un trattamento pensionistico
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 maggio 2014, n. 9582 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 13 maggio 2014, n. 10369. Nei giudizi di opposizione a ordinanza-ingiunzione per sanzione amministrativa, attesa l'applicazione del rito del lavoro disposta dagli artt. 2 e 6 del d.lgs. 1° settembre 2011, n. 150, la sentenza del giudice di pace è; impugnabile con appello e non con ricorso per cassazione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 13 maggio 2014, n. 10369 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – rel. Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. GIUSTI...
Ministero della Giustizia, circolare 27 giugno 2014. Oggetto: adempimenti di cancelleria conseguenti all' entrata in vigore degli obblighi di cui agli artt. 16 bis e sgg. d.l. n.179/2012 e del d.l. n. 90/2014
Ministero della Giustizia, circolare 27 giugno 2014 Ministero della Giustizia Dipartimento per gli Affari di Giustizia Direzione Generale della Giustizia Civile Al Sig. Presidente della Corte Suprema di Cassazione Ai Sigg.ri Presidenti di Corte d’Appello Ai Sigg.ri Presidenti di Tribunale LORO SEDI e p.c. Al Sig. Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione ROMA...