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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 marzo 2014, n. 11796. Ai fini della configurabilità del delitto di bancarotta fraudolenta documentale, il deposito in copia nella procedura fallimentare delle scritture contabili non è sufficiente ad evitare l'addebito di sottrazione

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 11 marzo 2014, n. 11796 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. LIGNOLA...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 aprile 2014, n. 15846. Due genitori sono stati condannati in via definitiva, per il reato di molestie continuate, al pagamento di un'ammenda di 500 euro ciascuno e al risarcimento danni in favore della figlia poichè non accettavano la scelta della figlia di vivere per conto proprio e la avevano seguita per strada, o attesa nei pressi della pensione dove alloggiava, recandole così «molestia e disturbo», dato che ella non voleva più intrattenere rapporti con loro.

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 aprile 2014, n. 15846 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. BARBARISI Maurizio – Consigliere Dott. CAPRIOGLIO Piera M. S. – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 marzo 2014, n. 6743. La determinazione dell'indennità di esproprio di suoli che, a prescindere dalla destinazione, dispongano di un soprassuolo arboreo idoneo a conferire particolari condizioni di sicurezza, utilità e amenità al fondo oggetto di espropriazione, deve tenere conto dell'aumento di valore di cui il suolo viene a beneficiare

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 marzo 2014, n. 6743 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore – Presidente Dott. CECCHERINI Aldo – Consigliere Dott. BENINI Stefano – rel. Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 aprile 2014, n. 7532. La parte che ha provveduto all'adempimento dell'obbligo fiscale della registrazione di una cambiale in sede di ingiunzione, non può chiedere che le spese sostenute vengano ricomprese tra quelle processuali, ma deve far valere il suo diritto al rimborso con una specifica domanda giudiziale

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 aprile 2014, n. 7532 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. PETTI Ciro – Consigliere Dott. AMENDOLA Adelaide – rel. Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. D’AMICO...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 98 del 16 aprile 2014. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 17-bis, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell’art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413), nel testo originario, anteriore alla sostituzione dello stesso ad opera dell’art. 1, comma 611, lettera a), numero 1), della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ? legge di stabilità 2014)

Sentenza  98/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore MATTARELLA Camera di Consiglio del 26/02/2014    Decisione  del 09/04/2014 Deposito del 16/04/2014   Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 17 bis del decreto legislativo 31/12/1992, n. 546, nel testo originario, anteriore alla sostituzione dello stesso a opera dell’art. 1, c. 611°, lett. a), n. 1, della legge 27/12/2013, n....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza dell'1 aprile 2014, n. 7519. La parte, alla quale sia stato notificato l’appello principale, ove intenda proporre appello incidentale tempestivo, deve comunque osservare i termini di cui agli art. 325 e 327 c.p.c.; sicché, nel caso in cui l’appello principale sia stato notificato in prossimità della scadenza dei termini medesimi, allo scopo di evitare la eventuale sanzione di inefficacia di cui all’art. 334, secondo comma, c.p.c., per il caso in cui volontariamente o involontariamente l’appellato principale (omettendo di costituirsi in giudizio o determinandone comunque le relative condizioni) avesse poi dato luogo ad una causa di inammissibilità o improcedibilità della propria impugnazione può alternativamente procedere: 1) alla iscrizione a ruolo della causa depositando la propria comparsa di costituzione e risposta con appello incidentale entro la scadenza del termine di cui all’art. 325 c.p.c.; 2) proporre comunque la sua impugnazione con citazione notificata entro lo stesso termine

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  dell’1 aprile 2014, n. 7519  REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso 15241/2010 proposto da: BANCA M. SPA (OMISSIS) in persona del Direttore Territoriale Retali di Messina Centro Est Dott. N.A., elettivamente domiciliata...