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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 marzo 2014, n. 6248. La giurisdizione del Tribunale Fallimentare sull'accertamento dei crediti e sulla loro ammissione al passivo non può estendersi a questioni sulla debenza dei tributi (o di sanzioni tributarie) previsti dall'art. 2 del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, o a tributi in genere, a seguito della modifica introdotta dall'art. 12, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, sulle quali è attribuita una giurisdizione esclusiva alle commissioni tributarie

  Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 18 marzo 2014, n. 6248 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7694. I presupposti per la contaminazione della natura del mutuo e la tracimazione del relativo obbligo di restituzione nell'ambito delle obbligazioni naturali è stata negata anche in presenza di accertata consapevolezza del mutuante che la somma sarebbe stata impiegata dall'accipiens nel gioco, non integrando ciò, si è detto, un motivo illecito determinante e comune ad entrambi i contraenti

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7694 Svolgimento del processo Il presente giudizio ha ad oggetto la pretesa illegittimità di un’espropriazione immobiliare in quanto volta al soddisfacimento di un credito derivante da obbligazione naturale. C.S. , con ricorso del 23 settembre 2000, adì il Tribunale di Ragusa opponendosi all’esecuzione promossa...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 aprile 2014, n. 15152. Rimodulate le pene a seguito della dichiarazione di anticostituzionalità dell’art. 4-bis, d.l. n. 272/2005 per gli imputati rei di aver coltivato 213 piante di canapa indiana, idonee alla produzione di marijuana per migliaia di singole dosi droganti

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 aprile 2014, n. 15152 1. Con il ministero dei rispettivi difensori i tre imputati indicati in epigrafe impugnano per cassazione la sentenza in data 20.3.2013 della Corte di Appello di Catanzaro, che ha confermato la decisione, resa all’esito di giudizio abbreviato, con cui il G.I.P. del Tribunale...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 marzo 2014, n. 12736. La linea di demarcazione tra la fattispecie di estorsione aggravata e quella di concussione, tra loro in rapporto di genere a specie, è ravvisabile nel rapporto di oggettiva causalità tra la qualifica di pubblico uffciale e il comprortamento abusivo; nella prima ipotesi è un requisito indefettibile, mentre nella seconda può essere solo occasionale

Suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione II sentenza 18 marzo 2014, n. 12736   Fatto 1. Con ordinanza del 08/10/2013, il Tribunale del Riesame di Brescia annullò la misura cautelare degli arresti domiciliari applicata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della medesima città a Z.E. , indagata per i seguenti reati: 1.1. capo sub B)...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 20 febbraio 2014, n. 798. Dal lunedì al venerdì le cancellerie giudiziarie non possono non essere aperte al pubblico se non per cinque ore consecutive. L’unica discrezionalità che residua in capo all’Amministrazione, si ripete, consiste nell’individuazione dell’ora d’inizio e, conseguentemente, di quella finale; ma sempre di cinque ore di apertura quotidiana deve trattarsi.

Consiglio di Stato Sezione IV Sentenza 20 febbraio 2014, n. 798 N. 00798/2014REG.PROV.COLL. N. 01307/2013 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1307 del 2013, proposto da: Ordine Degli Avvocati Di Roma, rappresentato e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7698. Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, anche le prove raccolte in un diverso giudizio tra le stesse parti o tra altre parti, delle quali la sentenza che in detto giudizio sia stata pronunciata costituisce documentazione. Utilizza anche i documenti in quella sede acquisiti e, liberamente apprezzandoli nell'ambito della formazione del proprio libero convincimento

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7698 Svolgimento del processo Nel 1991 B.F. rimase coinvolto in un grave incidente stradale, mentre viaggiava trasportato a bordo della motocicletta Suzuki 600 condotta dal cugino Bi.Vi. (deceduto pochi giorni dopo l’incidente per la gravità delle ferite riportate), che si scontrava con la Fiat...

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