Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 marzo 2014, n. 6175. Va esclusa la violazione del divieto del patto commissorio in caso di mancanza di prova del mutuo, oppure qualora la vendita sia pattuita allo scopo, non gia' di garantire l'adempimento di un'obbligazione con riguardo all'eventualita' non ancora verificatasi che rimanga inadempiuta, ma di soddisfare un precedente credito rimasto insoluto o, infine, quando manchi l'illecita coercizione del debitore a sottostare alla volonta' del creditore, accettando preventivamente il trasferimento di un suo bene come conseguenza della mancata estinzione del debito che viene a contrarre. Sicche', va esclusa la sussistenza dei presupposti finalizzati alla configurabilita' del patto commissorio; peraltro, il divieto di tale patto non e' applicabile allorquando la titolarita' del bene passi all'acquirente con l'obbligo di ritrasferimento al venditore se costui provvedera' all'esatto adempimento

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 marzo 2014, n. 6175 RESPONSABILITA’ PATRIMONIALE – DIVIETO DI PATTO COMMISSORIO REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. PARZIALE...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 marzo 2014, n. 7067. Il mancato stabilimento nel termine di legge della residenza nel comune ove e' ubicato l'immobile acquistato con l'agevolazione prima casa non comporta la decadenza dall'agevolazione qualora tale evento sia dovuto ad una causa di forza maggiore caratterizzata dalla non imputabilita' alla parte obbligata, e dall'inevitabilita' ed imprevedibilita' dell'evento, sopravvenuto alla stipula dell'atto di acquisto; accertamento che risulta omesso

SUPREMA Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 26 marzo 2014, n. 7067 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – rel. Consigliere Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere Dott. BRUSCHETTA...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 marzo 2014, n. 5410. È responsabile nei confronti del cliente l’avvocato che dilazioni lo svolgimento del processo a danno dell’assistito, chiedendo continui rinvii delle udienze, a nulla rilevando l’eventuale negligenza “inconsapevole”.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 marzo 2014, n. 5410 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMATUCCI Alfonso – rel. Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 31 marzo 2014, n. 7482. In tema di richiesta di modifica dell'assegno di mantenimento

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 31 marzo 2014, n. 7482 Svolgimento del processo La sig.ra E.S. , madre di due minori nati da una relazione avuta in (…) con il sig. A.B.-.P. , domandò al Tribunale per i minorenni di Roma, ove si era trasferita con i figli dopo la fine della relazione...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2055. Ai sensi dell'art. 15, co. 6 del D.L. n. 299/1994, convertito con L. n. 451/1994, l'"utilizzazione dei giovani nei progetti di cui al comma 1, lettera b) (progetti che prevedono periodi di formazione e lo svolgimento di un'esperienza lavorativa per figure professionalmente qualificate), non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro, non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento e non preclude al datore di lavoro la possibilità di assumere il giovane, al termine dell'esperienza, con contratto di formazione e lavoro, relativamente alla stessa area professionale". Per potersi escludere, quindi, l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, è essenziale l'utilizzazione effettiva all'interno dei detti progetti, nei limiti dei periodi di formazione e di esperienza lavorativa prestabiliti. Ne deriva che, nel caso in cui il lavoratore abbia svolto le prestazioni lavorative al pari degli altri dipendenti della società, senza ricevere la necessaria formazione, il rapporto va considerato in realtà simulato, essendo connotato dai tratti tipici della subordinazione.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 30 gennaio 2014, n. 2055 Fatto e diritto Con sentenza in data 8-2-2005 il Giudice del lavoro del Tribunale di Termini Imerese condannava la società cooperativa “L’Airone” a r.l. al pagamento in favore di C.M. della somma complessiva di Euro 6.621,13, comprensiva di interessi legali e rivalutazione monetaria,...

  • 1
  • 2