Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza n. 21678 del 23 settembre 2013 Svolgimento del processo 1.- Con ricorso al Giudice del lavoro di Brescia C.S. ed altri 231 dipendenti del Ministero della Giustizia convenivano in giudizio l’Amministrazione per ottenere il risarcimento del danno subito per il mancato svolgimento delle procedure di riqualificazione e dei...
Giorno: 3 Ottobre 2013
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 17 settembre 2013, n. 21190. Il divieto del patto commissorio si estende a qualsiasi negozio, quale ne sia il contenuto formale, una volta accertato che sia stato impiegato per conseguire il risultato concreto, vietato dall’ordinamento giuridico, dell’illecita coercizione del debitore a sottostare alla volontà del creditore. Il divieto di cui all’art. 2744 c.c., riguarda, infatti, il risultato giuridico ed economico perseguito dalle parti e non deriva, quindi, dalla natura astratta dei singoli atti posti in essere.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 17 settembre 2013, n. 21190 …omissis… l ricorso è infondato. In ordine al primo motivo la sentenza impugnata ha correttamente dato conto della desumibilità, in maniera certa, della data di decisione della sentenza di primo grado dal verbale d’udienza in cui si dava atto della decisione mediante...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 2 ottobre n. 22517. Legittima la notifica di avvisi di accertamento tributari (Irpeg, Ilor e Iva) effettuata a mezzo del messo di conciliazione, e non del messo comunale
Il testo integrale[1] Le modalità di notifica previste dal Dpr n. 600 del 1973, art. 60, non comportano alcuna distinzione fra i messi di conciliazione e i messi comunali, appartenendo il messo di conciliazione all’apparato organizzativo del Comune (qualora non ne sia già un dipendente), collegato al Comune stesso da un rapporto di pubblico...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 settembre 2013, n. 22333. Conferma della condanna di un direttore di banca al risarcimento in favore dell’istituto di credito, per avere concesso affidamenti a terzi senza la prestazione delle dovute garanzie
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 settembre 2013, n. 22333 Svolgimento del processo Con sentenza depositata il 22/2/2011 la Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza del Tribunale di accoglimento della domanda della Unipol Banca volta ad ottenere il risarcimento del danno causato da G..C. , dipendente della Banca quale direttore della...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22538. È illegittimo il licenziamento del dipendente assente per malattia provocata dall’azione di mobbing che il datore di lavoro esercita su di lui
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22538[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/10/malattia-provocata-da-mobbing-no-al-licenziamento-anche-oltre-il-comporto_0.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 ottobre 2013 n. 40797. È inammissibile la richiesta di patteggiamento nel caso di qualificazione giuridica inesatta o di errore sul nomen iuris
Il testo integrale[1] In tema di applicazione della pena concordata, poiché tale rito speciale comporta un accordo sulla pena, ma non anche sul fatto-reato, il giudice ha l’obbligo di procedere ex officio a verifica non meramente formale (limitata cioè alla esattezza della qualificazione giuridica del fatto e dunque alla correttezza estrinseca della imputazione), ma anche sostanziale...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 40600 del 1 otobre 2013. In tema di fatture false la prescrizione del reato decorre dall’emissione dell’ultimo documento contabile
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 40600 del 1 otobre 2013 RITENUTO IN FATTO La C.A. di Potenza con sentenza 28.10.2011 – per quanto ancora interessa – ha confermato la responsabilità penale di F. M. in ordine ai reati di cui al capo B e C per i fatti relativi all’anno 2003 e...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22491. La definizione agevolata della multa inflitta per la mancata emissione degli scontrini fiscali non evita la sanzione della sospensione dell’attività, per un periodo che va da 15 giorni a due anni
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22491[1] L’irrogazione della sanzione prevista dall’articolo 12”, del Dlgs 471/1997 che prevede appunto la sospensione della licenza, “non può ritenersi mai impedita dalla definizione agevolata di una o più delle tre violazioni ‘dell’obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 settembre 2013, n. 21725. ll notaio rogante che chiede l’annotazione (nel caso di specie costituzione fondo patrimoniale) senza rispettare il termine di trenta giorni previsto dall’art. 34 disp. att. c.c., in tal modo sostanzialmente incorrendo nella responsabilità ex art. 1218 c.c., che si configura anche in caso di tardività dell’adempimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 settembre 2013, n. 21725 Svolgimento del processo Con atto notificato nel mese di settembre del 1994 B.A. e Br.Lu. esponevano di aver costituito per atto per notaio L..A. del 10 novembre 1989 un fondo patrimoniale nel quale erano confluiti tutti i loro beni immobili e che la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 1 ottobre 2013, n. 22420. In tema di nullità del testamento olografo ed il requisito della sottoscrizione, previsto dall’art. 602 cod. civ.
La massima In tema di nullità del testamento olografo, il requisito della sottoscrizione, previsto dall’art. 602 cod. civ. distintamente dall’autografia delle disposizioni in esso contenute, ha la finalità di soddisfare l’imprescindibile esigenza di avere l’assoluta certezza non solo della loro riferibilità al testatore, già assicurata dall’olografia, ma anche dell’inequivocabile paternità e responsabilità del medesimo che,...