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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2001 n. 37324. Tentata violenza privata continuata da parte della madre che minaccia il figlio di separarlo dalla nonna materna

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2001 n. 37324[1] Il minore ha subìto, da parte della madre, una forte pressione, rivolta a costringerlo a rimettere la querela presentata, contro di lei, dal padre, prima di morire. Pressione esercitata con la minaccia di separarlo dalla nonna paterna, con cui il ragazzo...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 settembre 2013, n. 20700. In materia di illeciti civili il Giudice del luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto o rischia di avvenire è quello normalmente più idoneo a pronunciarsi nel merito, segnatamente per motivi di prossimità rispetto alla controversia e di facilità nell’amministrazione dell’istruttoria

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite  sentenza 10 settembre 2013, n. 20700 Svolgimento del processo Eurolites spa convenne, davanti al tribunale di Torino, Vignai Systems sa, chiedendo che fosse accertata la liceità della propria attività di produzione e di commercializzazione di un faro e gruppo ottico per autocarri e veicoli pesanti denominato “LC5”, con la...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2013 n. 37224. Nel caso di costruzione abusiva non è sufficiente il risarcimento per equivalente del danneggiato confinante, sussistendo il diritto alla reintegrazione in forma specifica

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2013 n. 37224[1] La risarcibilità per equivalente può costituire un elusivo strumento di deminutio del risarcimento, che si conforma invece proprio alle caratteristiche del diritto leso, il che ha condotto la giurisprudenza proprio ad escludere il risarcimento per equivalente in luogo della reintegrazione in...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 settembre 2013, n. 20695. Nelle materie in cui occorra ricostruire svolgimenti complessi di rapporti negoziali in fieri o futuri, ai fini della determinazione del lucro cessante per effetto di un evento esterno, l’adozione della CTU è pressoché necessitata

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 settembre 2013, n. 20695 Svolgimento del processo La IFI s.r.l., impresa attiva nel settore delle informazioni economiche e finanziarie, per la prestazione di rapporti informativi sulla consistenza patrimoniale di persone fisiche giuridiche, conveniva dinanzi la Corte d’appello di Ancona l’Agenzia del Territorio – più tardi Agenzia delle...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 settembre 2013 n. 20848. Le norme che prescrivono determinate distanze per l’apertura di vedute dirette e balconi non possono trovare applicazione, per la espressa previsione del terzo comma, quando tra i due fondi vicini vi sia una via pubblica anche quando la strada non separa i due fondi

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 settembre 2013 n. 20848[1] La Corte di Appello ha correttamente applicato la deroga di cui all’ultimo comma dell’art. 905 c.c., secondo la quale le norme che prescrivono determinate distanze per l’apertura di vedute dirette e balconi non possono trovare applicazione, per la espressa previsione del...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 settembre 2013, n. 36904. Condannati – in qualità di legali rappresentanti, prima, e di amministratori di fatto, poi, di una società – per il falso consistito nell’apposizione a numerose fatture di una dichiarazione doganale di uscita della merce (orologi) dal territorio dello Stato, mentre in realtà la merce era venduta ad acquirenti italiani in territorio italiano, nonché per l’evasione dell’Iva mediante dichiarazioni annuali fraudolente

Suprema Corte di Cassazione sezione III  sentenza  9 settembre 2013, n. 36904 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 28 giugno 2012, la Corte d’appello di Genova ha parzialmente riformato la sentenza del Tribunale di Genova del 17 giugno 2011, appellata dal Procuratore della Repubblica, con la quale F.G.M. e F.M. erano stati condannati...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 settembre 2013, n. 4433. In tema di procedura di gare

La massima 1. Nelle gare ad evidenza pubblica, la “revoca” dell’aggiudicazione provvisoria non è altro che, come sarebbe meglio è più propriamente dire, la mancata conferma dell’aggiudicazione provvisoria, mentre nella specie la rimozione dei presupposti atti della gara, che così non si conclude, è meramente consequenziale a tale non aggiudicazione. Quest’ultima non configura un’autotutela vera...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 settembre 2013, n.4507. In tema di conferenza di servizi e silenzio assenso

La massima 1. La determinazione conclusiva della conferenza di servizi, anche se di tipo decisorio, ha pur sempre carattere endoprocedimentale e presuppone quindi un successivo provvedimento finale con valenza effettivamente determinativa della fattispecie, con conseguente esclusione di onere di impugnazione immediata. Di conseguenza, qualora nello schema procedimentale alla conferenza di servizi segua un atto monocratico...