La massima 1. Pur dopo la doppia fase di privatizzazione dell’originaria azienda di Stato, intervenuta per effetto del D.Lgs. n. 143 del 1994 (trasformazione in ente pubblico economico) e del D.L. n. 138 del 2002, convertito nella legge n. 178 del 2002 (in particolare l’art. 7 che ha ulteriormente trasformato l’ANAS in S.p.a.), il nuovo...
Giorno: 5 Giugno 2013
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 giugno 2013 n. 14016. La previsione della possibilità di recesso ad nutum del cliente nel contratto di prestazione d’opera intellettuale
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 giugno 2013 n. 14016[1] Dopo un iniziale contrasto degli anni ottanta, si è oramai definitivamente consolidato il principio, che in questa sede va ulteriormente ribadito, secondo il quale la previsione della possibilità di recesso ad nutum del cliente nel contratto di prestazione d’opera intellettuale,...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 11717 del 15 maggio 2013. In tema di promozione automatica, incombe sul lavoratore l’onere probatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 11717 del 15 maggio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza del 16.12.2008, la Corte di Appello di Lecce accoglieva il gravame proposto dalla società Poste Italiane avverso la sentenza di primo grado che aveva riconosciuto il diritto di M.T. all’inquadramento nell’Area Quadri di 2 livello a decorrere...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 maggio 2013, n. 2838. In tema di procedura di gara
La massima 1. Prima dell’aggiudicazione definitiva, non ricorre per la stazione appaltante l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento di revoca al concorrente, anche se aggiudicatario provvisorio. Difatti, l’aggiudicazione provvisoria, quale atto endoprocedimentale che determina una scelta non ancora definitiva del soggetto aggiudicatario della gara, non fa nascere in capo all’interessato un mera aspettativa alla conclusione...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067. Nessun obbligo di custodia per l’area di sosta comunale, anche se dotata di sbarre e dispositivi di sicurezza, quando è apposto il cartello “parcheggio incustodito”.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067[1] L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’ articolo 7, comma 1, lettera e), del Dlgs 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013. Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013 Ordinanza Ritenuto in fatto che, prestandosi il ricorso ad essere trattato con il procedimento di cui agli artt. 376 e 380-bis cod. proc. civ., è stata redatta relazione; che la relazione ha il seguente contenuto: “1. I genitori (N.F. e N.O.) di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14027. Risarcimento in favore dell’automobilista se il premio sale per l’intesa collusiva delle compagnie
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14027[1] La Suprema corte ha infatti richiamato l’indagine dell’Agcm secondo cui lo scambio di informazioni fra le compagnie assicuratrici è andato ben oltre le finalità – lecite e fisiologiche per le imprese del settore – di comunicarsi i dati rilevanti per...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 maggio 2013, n. 13649. Il contratto di associazione in partecipazione per un periodo di tempo determinato non è un contratto basato sull’elemento della fiducia e pertanto non è consentito il recesso unilaterale anticipato
La massima 1. Il contratto di associazione in partecipazione per un periodo di tempo determinato non è un contratto basato sull’elemento della fiducia e pertanto non è consentito il recesso unilaterale anticipato. 2. L’obbligo di pagare una somma di denaro da determinarsi in base ad un criterio preventivamente stabilito dà luogo a un debito pecuniario,...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 aprile 2013, n. 9704. L’ atto di appello che si propone con citazione – che deve contenere l’esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell’impugnazione, nonchè “le indicazioni prescritte nell’art. 163” – non richiede altresì che, in ragione del richiamo di tale ultima disposizione, debba contenere anche lo specifico avvertimento, prescritto dal n. 7, comma 3 dell’art. 163 c.p.c., ovvero che la costituzione oltre i termini di legge implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c.
La massima L’art. 342 c.p.c. – che, nel testo (applicabile ratione temporis) quale sostituito dalla L. 26 novembre 1990, n. 353, art. 50, e prima dell’ulteriore modifica di cui al D.L. 22 giugno 2012, n. 83, art. 54, comma 1, lett. 0a), conv. in L. 7 agosto 2012, n. 134, prevede che l’appello si propone...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 12819 del 23 maggio 2013. Servitù coattiva, non può essese costituita o ampliata se esiste un percorso alternativo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 12819 del 23 maggio 2013 Svolgimento del processo R.P., proprietario in comune di Montebelluna di terreni a favore dei quali era stata costituita una servitù volontaria di passo pedonale e carraio, da esercitare su di un locus di m. 4 di larghezza attraverso un cancello telecomandato, conveniva...
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