Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6812 del 12 febbraio 2013. Le videoregistrazioni costituiscono una prova documentale e sono sempre utilizzabili nel processo

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 6812 del 12 febbraio 2013   Svolgimento del processo 1. Con sentenza in data 8/11/2011, la Corte di appello di Milano, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Monza, in data 21/7/2010: esclusa la continuazione interna quanto al reato di atti persecutori di cui al capo E)...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4806 del 26 febbraio 2013. Colpa della Regione Campania ai sensi dell’art. 2043 cod. civ. – con un limitato concorso di colpa del danneggiato, in ragione del 25%, in considerazione del fatto che una moderata condotta di guida avrebbe diminuito l’entità del danno in merito al sinistro a causa di un cinghiale che si era improvvisamente immesso sulla sede stradale

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 4806  del 26 febbraio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza n. 193 del 2004, il Giudice di pace di Teano condannava la Regione Campania al pagamento in favore S.G. della somma di Euro 900,00 oltre interessi, a titolo di risarcimento dei danni subiti dall’autovettura dell’attore in data...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 febbraio 2013, n.7041. Deve essere consentito alla parte civile di impugnare la sentenza con la quale il primo giudice ha dichiarato erroneamente la prescrizione del reato

La massima Deve essere consentito alla parte civile di impugnare la sentenza con la quale il primo giudice ha dichiarato erroneamente la prescrizione del reato. Del pari, va riconosciuto al giudice di appello che rilevi l’erroneità della declaratoria per prescrizione pronunziata in primo grado, sia pure ai soli fini civilistici, di entrare nel merito dell’imputazione...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 marzo 2013 n. 5847. Parlare male dell’altro coniuge innanzi ai figli può determinare la perdita dell’affido di quest’ultimi

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 marzo 2013 n. 5847[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/famiglia/sentenzeDelGiorno/2013/02/perde-laffidamento-dei-figli-il-padre-che-parla-male-delle-madre.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 marzo 2013, n. 5583. In tema di rapporto di pregiudizialità ex art. 295 c.p.c.

La massima Il rapporto di pregiudizialità che, ai sensi dell’art. 295 cod. proc. civ., impone al giudice la sospensione del processo, non può configurarsi nella ipotesi di processi pendenti tra soggetti diversi, perché la pronuncia in un giudizio non può fare stato nei confronti delle diverse parti di un altro giudizio e quindi costituire il...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 5392 del 5 marzo 2013. Nessuna responsabilità del Comune in caso di buca colma d’acqua per la accertata circostanza della inesistenza dei requisiti della oggettiva non visibilità e della soggettiva imprevedibilità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 5392  del 5 marzo 2013 Svolgimento del processo F. R. il 25 dicembre 1996 in Cassino cade malamente a terra, scendendo dal marciapiede a causa di una buca “praticamente invisibile”, a suo dire, e riporta lesioni personali (trauma discorsivo del collo del piede destro, contusioni al ginocchio...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2013 n. 10963. Compiere anche atti di liberalità verso i dipendenti (la cena sociale offerta a tutti gli impiegati) può essere un elemento per individuare l’amministratore di fatto

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2013 n. 10963[1] Che – si legge nella sentenza – il reale dominus dell’azienda fosse Caio, il quale non solo dava direttive, ritirava incassi, disponeva trasferimenti di dipendenti, ma compiva anche atti di liberalità verso i predetti (la cena sociale offerta a tutti...