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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2013 n. 9220. Al reo deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli anche se, successivamente, il legislatore ritenga di modificarla in senso meno favorevole

    Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2013 n. 9220[1] In materia di successione di leggi penali, l’articolo 2 del Cp, comma 3, prende in considerazione tutti i mutamenti legislativi intervenuti, stabilendo che deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo; pertanto, una volta...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 febbraio 2013 n. 4847. Nella successione legittima spettano al coniuge del de cuius i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 febbraio 2013 n. 4847[1] Nella successione legittima spettano al coniuge del de cuius i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano previsti dall’articolo 540 secondo comma del codice civile; il valore capitale di tali...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013, n.4799. La clausola di un contratto di assicurazione che preveda la copertura del rischio per danni conseguenti a fatti accidentali è correttamente interpretata nel senso che essa si riferisce semplicemente alla condotta colposa in contrapposizione ai fatti dolosi

  La massima L’assicurazione della responsabilità civile, mentre non può concernere fatti meramente accidentali, dovuti cioè a caso fortuito o forza maggiore, dai quali non sorge responsabilità, importa necessariamente per la sua stessa denominazione e natura l’estensione ai fatti colposi, restando escluso, in mancanza di espresse clausole limitative del rischio, che la garanzia assicurativa non...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 febbraio 2013, n.2829. In tema di appalto l’azione del committente per il risarcimento dei danni derivanti dalle difformità e/o dai vizi dell’opera appaltata si aggiunge a quella prevista dall’art. 1668 c.c

La massima In tema di appalto l’azione del committente per il risarcimento dei danni derivanti dalle difformità e/o dai vizi dell’opera appaltata si aggiunge, nel caso di colpa dell’appaltatore, a quella diretta all’eliminazione, a spese dell’appaltatore, delle difformità e dei vizi o alla riduzione del prezzo, specificamente prevista dall’art. 1668 c.c., senza identificarsi con questa,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 febbraio 2013, n. 7492. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica

La massima 1. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un atto dispositivo di sua competenza o connesso a prassi e consuetudini invalse nell’ufficio,...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 8005 del 19 febbraio 2013. In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, il dolo specifico è richiesto solo per l’esposizione di passività inesistenti

Suprema Corte di Cassazione  sezione V sentenza n. 8005 del 19 febbraio 2013 Svolgimento del processo 1. T.A. è imputato del reato di cui alla L. Fall., art. 216, perchè, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, occultava un contratto di locazione stipulato dopo il fallimento ed ometteva di versare i relativi canoni di locazione,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 26 febbraio 2013 n. 9172. In caso di sinistro stradale, se il malore non è provato si presume una condotta colposa

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 26 febbraio 2013 n. 9172[1] Il malore improvviso non è ascrivibile alla categoria del caso fortuito, di cui all’articolo 45 del Cp, giacché questo – descrivendo una fattispecie in cui l’uomo, psicologicamente, non risponde per l’intervento del fattore causale imprevedibile – presuppone pur sempre un’azione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013, n. 4784. In caso di azione proposta per il risarcimento dei danni, ai sensi dell’art. 19 1. n. 990 del 1969 nei confronti dell’impresa designata dal Fondo di Garanzia per le vittime della strada

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 febbraio 2013, n. 4784   Svolgimento del processo G.T. propose appello avverso la sentenza del 2.10.2003, con la quale il giudice di pace di Napoli aveva rigettato la domanda dalla stessa proposta nei confronti della società Generali Assicurazioni spa, quale impresa designata per il FGVS, al fine...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013 n. 4781. Gli eredi dell’avvocato devono risarcire il danno provocato da responsabilità professionale

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013 n. 4781[1]   L’errore professionale per così dire definitivo e fonte ultima del danno, cioè quello compiuto per la mancata impugnazione della sentenza, ha prodotto la conseguenza di rendere del tutto inutile l’attività professionale pregressa in quanto finalizzata a tutelare il diritto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4244 del 20 febbraio 2013. Nessun risarcimento da parte del Comune se non si prova il nesso causale tra cosa in custodia e danno

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 4244  del 20 febbraio 2013 Svolgimento del processo L. M. convenne in giudizio davanti al Tribunale di Ferrara il Comune di Codigoro proponendo appello avverso la sentenza del Giudice di Pace della stessa città che aveva respinto la sua domanda risarcitoria avente ad oggetto i danni subiti...