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Corte Costituzionale, sentenza n. 31 del 23 febbraio 2012. È illegittimo l’articolo 569 del codice penale, nella parte in cui stabilisce che, in caso di condanna pronunciata contro il genitore per il delitto di alterazione dello stato civile nella formazione dell’atto di nascita (previsto dall’articolo 567, secondo comma, del codice penale) consegua di diritto la perdita della potestà genitoriale.

Illegittimità costituzionale dell’articolo 569 del codice penale, nella parte in cui stabilisce che, in caso di condanna pronunciata contro il genitore per il delitto di alterazione di stato, previsto dall’articolo 567, secondo comma, del codice penale, consegua di diritto la perdita della potestà genitoriale, così precludendo al giudice ogni possibilità di valutazione dell’interesse del minore...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 febbraio 2012 n. 7000. Per l’osteopata che fa manipolazioni con “penetrazione” reato di violenza sessuale

Corte di cassazione – Sezione III, sentenza 22 febbraio 2012 n. 7000. Per l’osteopata che fa manipolazioni con “penetrazione” reato di violenza sessuale Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 febbraio 2012 n. 7000   La Suprema Corte con la sentenza in commento annulla il provvedimento di assoluzione del Giudice di primo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 17 gennaio 2012, n. 1731. La parte che abbia prestato il proprio consenso all’applicazione di un determinato trattamento sanzionatorio non può poi dolersi della successiva ratifica del patto da parte del giudice

La massima La parte che abbia prestato il proprio consenso all’applicazione di un determinato trattamento sanzionatorio non può poi dolersi della successiva ratifica del patto da parte del giudice, neppure sotto il profilo del difetto o del vizio di motivazione, in quanto ha implicitamente esonerato quest’ultimo dell’obbligo di rendere conto dei punti non controversi della...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 dicembre 2011, n. 26200. Il difetto di un adeguato insegnamento educativo, che induca il minore non emancipato a ritenere leciti e consentiti comportamenti violenti, ingiustificati ed antisociali, è fonte di responsabilità per i genitori, con conseguente obbligo di risarcire il danno cagionato dal proprio figlio.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza  6 dicembre 2011, n. 26200 Svolgimento del processo P. e M.T. convenivano, davanti al Tribunale di Bologna, L. e G.N e N.P. chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti da M.T., all’epoca minorenne, ad opera di L.N., anch’egli minorenne, per un incidente verificatosi durante lo svolgimento...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 novembre 2011, n. 42967. In tema di esercizio abusivo della professione di avvocato, il reato non è configurabile quando al professionista è stato contestato un solo ed isolato episodio e non è minimamente ipotizzabile che egli abbia esercitato in modo continuativo, sistematico ed organizzato l’attività di consulenza

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE Sentenza  22 novembre 2011, n. 42967 Fatto 1. Con sentenza in data 22/10/2010, la Corte di Appello di Messina confermava la sentenza pronunciata in data 20/12/2006 con la quale il g.m. del Tribunale della medesima città aveva ritenuto V. V. responsabile dei reati di cui agli artt. 348...